Il Martirio di san Lorenzo

Il Martirio di san Lorenzo, commissionato da Cosimo I de' Medici, e realizzato nel 1569 da Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino, mette in risalto le radici della produzione artistica di quest'ultimo. Il viaggio a Roma del 1546 permise a questo straordinario artista di poter osservare e conoscere le linee e le forme di Michelangelo, il quale stava lavorando nello stesso periodo alla Cappella Paolina. Il Bronzino realizza dunque un'opera sacra su modelli michelangioleschi, come si può notare dal fitto intrico di corpi muscolosi rappresentati. 
La posa di san Lorenzo, al centro del dipinto, rievoca molto quella della Venere del Pontormo, il cui disegno su cartone è stato realizzato proprio da Michelangelo, ma anche l'Adamo della Sistina. Il braccio del santo infatti è steso verso l'imperatore Valeriano, il quale ripete il gesto come fosse Dio, anche se in questo caso, più che dargli la vita lo condanna a morte. 
Lo stesso imperatore Valeriano richiama alla memoria la figura di Giuliano de' Medici nella Sagrestia Nuova, sita nella chiesa di San Lorenzo in Firenze. 
La scena del dipinto viene definita dall'architettura di fondo, che ricorda la cupola di San Pietro, e i due portici opposti che, invece di rendere unitaria la scena, la spezzano. Sotto le logge è possibile osservare due sculture: a sinistra Mercurio, re messaggero, simbolo del commercio e delle scienze, sotto cui sono legate le figure del Bronzino, dell'Allori e del Pontormo, mentre a destra troviamo Ercole. 
Per chi volesse andare a vedere dal vivo l'opera sappiate che si trova nella navata sinistra della basilica di San Lorenzo a Firenze. 
Buone visite a tutti!