La magia dei Proverbi di Brueghel

Bellissima tela di Pieter Brueghel (Breda 1525 o 1530 - Bruxelles 1569) del 1559 "Proverbi fiamminghi" conservata alla Gemäldegalerie di Berlino. Al suo interno ci sono circa 80 scene diverse che rappresentano altrettanti modi diversi di dire! 
Il tema è stato sicuramente ripreso dall'opera di Bosch dei "Sette peccati capitali" o dal "Giudizio Universale". La tela è stata usata come sfondo per i titoli di testa del film "Miracolo a Milano" di Vittorio de Sica del 1950. Il film è ben lontano dai caratteri tipici neorealisti e la tela di Brueghel rappresenta al meglio il mondo popolare e carnevalesco della pellicola italiana che vinse la Palma d'oro a Cannes nel 1951.
Ora vediamo nel dettaglio alcune scenette presenti nella tela e il loro significato:
"Mordere la colonna"
 Praticare la religione con ipocrisia
"Abbassarsi per entrare nel mondo"
Scendere a compromessi
"Provare fastidio per il sole che si riflette sull'acqua" Essere invidioso del successo di qualcuno
La narrazione è basata su piccole scene, su aneddoti, non vi è prospettiva e l'idea del tempo è in continuo mutare. Viene rappresentato un mondo popolare in modo giocoso. Molte similitudine le possiamo trovare nell'opera di Hieronymus Bosch nel suo "Giudizio".
Pannello centrale del trittico sul "Giudizio" del 1504-08.
Oggi si trova alla Akademie der bildenden Künste a Vienna


L'elegante danza del Bernini: l'Apollo e Dafne

Bernini tra gli anni 1618 e il 1625 realizza diverse opere per il cardinale Scipione Borghese tra cui il Ratto di Proserpina, il David, il busto del committente stesso e l'Apollo e Dafne. Quest'ultimo soggetto è preso dalle Metamorfosi di Ovidio, nello specifico nel I libro, versi 452-567. 
Ancora prega, che un torpore profondo pervade le sue membra, il petto morbido si fascia di fibre sottili, i capelli si allungano in fronde, le braccia in rami; i piedi, così veloci un tempo, s'inchiodano in pigre radici, il volto svanisce in una chioma: solo il suo splendore conserva. (Da Ovidio - Metamorfosi)
Apollo e Dafne è stata fatta tra il 1622-25
e si trova alla Galleria Borghese di Roma
L'opera è sensuale, veloce, danzante. Apollo, accecato dall'amore verso la giovane figlia di Peneo, la rincorre e lei invocando aiuto viene trasformata in un bellissimo albero. Bernini ha avuto la capacità di immortalare l'attimo preciso in cui Dafne si gira terrorizzata verso il Dio mentre le mani e i capelli stanno diventando rami. L'Apollo è sconcertato da questa trasformazione, ma data la velocità della sua corsa, non si è ancora fermato. Trovo quest'opera davvero particolare, davanti ad essa si ha la sensazione di essere partecipi nell'istante della sua metamorfosi. 
E allora il dio: «Se non puoi essere la sposa mia, sarai almeno la mia pianta...». (Da Ovidio - Metamorfosi)

Dal 1880 al 2014: Delacroix con furore!

Dal 1880 si festeggia la festa per l'unità nazionale in Francia, avvenuta nel 1790. Per questo post ho voluto dare spazio ad un grande artista che ha dato espressione alla libertà. Rivoluzione e vittoria, “La libertà che guida il popolo” con la sua icona femminile a petto scoperto è divenuta nel tempo un simbolo politico dell'età moderna. Dipinto ad olio su tela rappresenta la rivoluzione parigina.
La figura in primo piano, che avanza decisa è una popolana, una donna malvestita che porta con sé un fucile ed è incorniciata dalle figure di un bambino con due pistole e una figura a sinistra che sembra essere il ritratto dello stesso autore Delacroix.
Egli nacque a Saint Maurice nel 1798, è uno dei maggiori rappresentanti del romanticismo francese. In questa opera si evince tutta la potenza di Delacroix: la sua pennellata decisa, i colori forti ma allo stesso tempo spenti. Opera datata 1830, venne presentata al Salon ma gli fu criticato il fatto di aver inserito persone di rango umile lasciando da parte gli altri strati sociali. I cadaveri ai piedi della giovane popolana sono frutto di studio dal vero e su modelli di gesso. Anche all'interno di questo dipinto come nella “Zattera della medusa”  di Géricault possiamo ricostruire una forma geometrica: il triangolo. Si può vedere come i corpi esanime in basso rappresentino i vertici inferiori e la popolana con la bandiera francese sia il vertice superiore, i cui lati sono definiti dal fucile dell'insorto a sinistra e dalla mano sinistra del ragazzo a destra.  
Sullo sfondo a sinistra, su di un cielo intriso di polvere e sofferente dalla guerra si può intravedere la cattedrale di Notre Dame. La forza, la speranza, la determinazione di questi uomini e donne hanno fatto storia e sono diventati simbolo di una libertà dal sapore nuovo. Si può ammirare la sua straordinaria potenza al Louvre di Parigi, se non l'avete ancora visto cosa aspettate!?